Prova d'Orchestra
di
Giancarlo Grassi
La gente li aspettava sulla piazza del paese, com’era stato annunciato da tempo
immemorabile.
Arrivarono a Valledilacrime nel tardo pomeriggio
con le loro ali posticce e le trombe ossidate e sporche
preceduti dalla fama di essere gli impareggiabili Angeli della Poca Lissi.
Soffiarono negli strumenti per un paio d’ore, con effetti esilaranti.
Il grande Fellini, da lassù, guardava e sorrideva:
sembrava una fallimentare Prova d’Orchestra.
Era quasi buio quando se ne andarono, con aria abbattuta, fra gli sberleffi e le
pernacchie.
La televisione ritrasmise l’avvenimento alle venti e trenta, a reti unificate.
Un’ora dopo in Eurovisione.
Censurarono solo le pernacchie
su pressione del Vaticano.
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