Suicidio


Sottile malore
languore
che beve rugiada
da foglie morenti
perdenti
accese di rabbia
di voglie sbagliate
Inutile moto
di cuore che spera
e rifiuta la sera
Un appiglio
basterebbe un appiglio
che manca alle mani
che tese
che stanche
e deluse
si chiudono in sé
si strappano veli
si dannano l'anima
che cieca
non trova
non sente
nemmeno dolore
ma freddo
e atroce rigore
Così stretta
costretta
impazzita
si torce e contorce
Poi muore.


[12/11/2002]