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Scorrono i titoli di coda


Maggio di raggio fa rose e spine
l’edera veste il muro ed il tronco
ride di muschio se l’ombra insiste
Pure tu ignori ogni fragranza
d’aranci in fiore e gelsomini
Hai chiuso imposte, cessato il canto
Lento ritorni -lo sguardo perso-
al caro volto stretto nel pugno
che pure fugge insieme al giorno
Nella memoria un vento pazzo
orme confonde, corrode tracce
Rallenta il cuore e il tempo sfuma
Non hai più forze da barattare
nemmeno ore per ritrattare
eppur trattieni ancora gocce
da riversare su vecchi nodi
Ritrova il senno, scorda l’affanno!
E sul finire della tua sera
recita solo una preghiera:
per tutti e tutto solo perdono


[27/05/2007]



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